20120510

Charlotte the harlotte

Quanta innocenza in questa musica... i favolosi anni '80 dell'heavy metal!

Prima o poi mi ci metto a fare una ricognizione delle canzoni sulla prostituzione, per ora riprendo pari pari da Wkipedia:

L'opera lirica 'La Traviata' di Giuseppe Verdi ha come protagonista Violetta, una prostituta d'alto bordo.
Nella musica leggera un brano che è quasi un inno è Lucciole vagabonde, del quale è molto noto l'incipit del ritornello Noi siam come le lucciole... Composto nel 1927 da Cesare Andrea Bixio e Bixio Cherubini, e interpretato da Achille Togliani, è stato poi ripreso da Claudio VillaAurelio FierroGigliola Cinquetti e Milva.
Fabrizio De André viene considerato da alcuni il cantore per eccellenza della prostituzione con brani come La canzone di Marinella, che, anche se non dichiarato nel testo, è ispirata all'omicidio di una prostituta. La canzone di De André che parla della prostituzione senza mai citarla è Bocca di Rosa, infatti in questa canzone lo fa "descrivendola" (es. «la chiamavano Bocca di Rosa metteva l'amore metteva l'amore, la chiamavano Bocca di Rosa metteva l'amore sopra ogni cosa/C'è chi l'amore lo far per noia, c'è chi se lo sceglie come professione, Bocca di Rosa ne l'uno ne l'altro lei lo faceva per passione»). Più esplicite La città vecchia e Via del Campoche hanno nella prostituzione uno dei motivi principali. In ruoli minori invece se ne parla in Il Testamento e in Carlo Martello ritorna dalla battaglia di Poitiers, il cui testo è scritto da Paolo Villaggio.
In realtà è stato Enzo Jannacci quello che ha cantato per primo il mondo della prostituzione milanese, con canzoni come T'ho compràa i calsett de seda, storia di unruchetè, cioè un protettore, o M'han ciamàa, che racconta l'omicidio di una prostituta, entrambe del 1964, e con Veronica, scritta insieme a Dario Fo e Sandro Ciottil'anno successivo, in cui ha ironicamente descritto la figura di una prostituta di periferia.
Anche i Peos precedono De André, nella loro canzone Cinquemila, in cui vi è anche un verso che recita «...lo fanno per vocazione» a cui il cantautore genovese si ispirerà per un verso analogo contenuto in La città vecchia («...quando ci voleva per fare il mestiere anche un po' di vocazione»).
Gino Paoli ha più volte dichiarato che Il cielo in una stanza è stato ispirato dall'amore mercenario.
Del resto il citato 'soffitto viola' era tipico nelle case chiuse.
I Nomadi nella canzone L'Angelo Caduto hanno cantato la morte di una vittima del racket della prostituzione, mentre i Pooh nel 1976 hanno affrontato il tema in Tra la stazione e le stelle.
Anche Le Orme hanno dedicato la canzone Era inverno ad una prostituta, mentre Antonello Venditti ha descritto una prostituta in Strada (dall'album Ullalla del 1976).
La celebre canzone di Giuni Russo Un'estate al mare (scritta da Franco Battiato) ha anch'essa come protagonista una prostituta (infatti inizia con "Per le strade, mercenarie del sesso che procurano fantastiche illusioni...").
Francesco Guccini accenna in Canzone di notte alle bagasce che passeggiano sui viali, e in L'antisociale alle mondane, che ad essere sincere son le sole.
La canzone "Ebano" dei Modena City Ramblers, presente nel loro album del 2004 ¡Viva la vida, muera la muerte!, è dedicata ad una giovane prostituta africana. "Ebano" valse ai MCR il premio Amnesty – Voci per la libertà, assegnato da Amnesty International.
Gianluca Grignani ha dedicato la sua canzone "Il Gioco di Sandy" nell'album Destinazione Paradiso ad una sua amichetta di infanzia, con la quale l'autore ha forse fatto le prime esperienze, che ha deciso di fare della sua predisposizione una professione. Lucio Dalla e Pierdavide Carone a Sanremo 2012 hanno cantato la canzone "Nanì",dedicata ad una prostituta, proprio Nanì (ovviamente è un nome di fantasia).

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